Perché il mio sito non compare su Google?
Perché il mio sito internet non compare su Google? Se ti poni questa domanda è perché probabilmente hai provato a cercare il tuo sito digitando sul motore di ricerca il nome del tuo brand o una parola chiave specifica che lo riguarda, accorgendoti però che questo non compare proprio da nessuna parte.
Il problema è che così i clienti non possono trovarti, se vendi qualcosa, o comunque gli utenti non possono leggerti, se il tuo è un sito o blog personale. Vediamo allora di capire insieme quali possono essere i motivi per i quali il tuo sito non compare sui risultati di ricerca di Google.
Quali sono i motivi per i quali il tuo sito non compare su Google
- Hai appena pubblicato il sito e Google non l’ho ancora indicizzato
- Google non riesce ad accedere al tuo sito
- Il sito è indicizzato ma compare oltre la terza pagina
- Il tuo sito è oggetto di una penalizzazione
Caso 1: Google non ancora indicizzato il tuo sito
Questo probabilmente è il caso più comune: hai pubblicato il tuo sito web da pochissimi giorni e Google non se ne è ancora “accorto”. Devi infatti sapere che Google, così come tutti gli altri motori di ricerca, utilizza un software (detto anche “spider” o “crawler”) il cui compito quotidiano è quello di scovare nella rete nuovi siti internet o nuove pagine web da aggiungere al proprio indice.
Se hai creato da pochi giorni il tuo nuovo progetto web e questo non compare ancora sui risultati di ricerca, probabilmente il motivo risiede nel fatto che questo software non è ancora “passato” dal tuo sito.
Quando lo farà, e possono volerci fino a 20/30 giorni, il motore di ricerca aggiungerà tutte le pagine del tuo sito al suo indice (in gergo si dice che lo “indicizzerà“) e finalmente potrai trovarlo quando proverai a cercarlo su Google.
Caso 2: Google non riesce ad accedere al tuo sito
Nel caso in cui il tuo sito sia online da diversi mesi o più, e nonostante questo non compare sui risultati di ricerca quando provi a cercarlo, il problema è probabilmente all’interno del sito. In questo caso, non è raro che si tratti di una precisa istruzione (inserita inconsapevolmente) che indica specificatamente ai motori di ricerca di non accedere al sito e dunque di non indicizzarlo.
Puoi verificare se questa istruzione è presente accedendo al file robots.txt del tuo sito ad esempio all’indirizzo www.miosito.it/robots.txt: se qui è presente una stringa che dice esattamente “Disallow: /“, questa sta comunicando i motori di ricerca di ignorare il contenuto dell’intero sito. Ecco il motivo per il quale non veniva indicizzato, rimuovila ed avrai risolto. Alla stessa maniera puoi leggere ad esempio “Disallow: /nomecartella“, in questo caso il tuo robots.txt sta comunicando ai motori di ricerca di non scansionare una determinata cartella del sito e dunque il suo contenuto non può essere indicizzato.
Se il tuo sito è realizzato in WordPress e utilizzi il plugin Yoast SEO, all’interno del menù Impostazioni > Lettura > Visibilità ai motori di ricerca è presente una opzione che è possibile spuntare e che dice “Scoraggia i motori di ricerca ad effettuare l’indicizzazione di questo sito“.
Anche in questo caso, hai individuato il motivo per il quale il tuo sito non è ancora indicizzato da Google & company. Potresti avere inserito tu questa spunta inavvertitamente o magari è stato il tuo webmaster in fase di costruzione del sito e si è dimenticato successivamente di rimuoverla.
Un altro motivo per il quale le pagine del tuo sito web non sono presenti sui risultati di ricerca potrebbe essere il tag “noindex” inserito in tutte o alcune pagine del sito stesso. Questo tag dice ai motori di ricerca di non indicizzare la pagina o le pagine in cui è inserito.
Per verificare la presenza del tag “noindex” all’interno di una pagina del tuo sito, puoi accedere alla pagina in cui sospetti possa essere presente e premere Ctrl+U per accedere al codice della stessa. A questo punto premi Ctrl+F e digita “noindex” per vedere se il tag è presente all’interno della pagina o meno.
Se è così è, i motori di ricerca non indicizzeranno mai quella pagina proprio perché rispettano questa indicazione. Rimuovila e vedrai che la pagina verrà successivamente indicizzata.
Caso 3: Il sito è indicizzato ma compare oltre la terza pagina
Se il settore all’interno del quale operi è particolarmente competitivo, è possibile che tu non riesca a trovare il tuo sito perché ci sono tanti altri concorrenti davanti a te. Facciamo un esempio pratico: tu sei un commercialista ed il tuo ufficio si trova a Palermo.
Provi a cercare il tuo sito digitando “commercialista a Palermo” e non trovi il tuo sito. In questo caso, quel di cui hai di bisogno è un consulente SEO a Palermo che possa aiutarti a far comparire il tuo sito più in alto su Google quando gli utenti fanno una ricerca.
Molto probabilmente infatti, il tuo sito è regolarmente indicizzato solo che, a seguito di una ricerca del tipo “commercialista a Palermo” compare in seconda, terza pagina o ancora oltre. Se vuoi avere la certezza che sia questo il tuo caso, e dunque che il sito sia correttamente indicizzato, ti è sufficiente digitare il comando site:miosito.it sulla barra di ricerca e vedere cosa succede.
Se verrà fuori un elenco di pagine relative al tuo sito, significa che Google ha indicizzato tutte le pagine che ti sta mostrando e dunque conosce già il tuo sito. Non è un problema tecnico dunque, ma soltanto una necessità di far ottimizzare il tuo sito per i motori di ricerca ad un esperto (la SEO è proprio l’insieme di tutte quelle tecniche e strategie che consentono di conferire maggiore visibilità ad un sito sul web).
Caso 4: Il tuo sito è oggetto di una penalizzazione
Il tuo sito potrebbero non comparire sui risultati di Google a seguito di una penalizzazione. Tali penalizzazioni possono riguardare l’intero sito così come singole pagine, che vengono eliminate dalla SERP e dunque non sono più raggiungibili tramite il motore di ricerca, oppure vengono semplicemente penalizzate per quel che riguarda il posizionamento, retrocedendo di varie pagine.
Come capire se il tuo sito è stato oggetto di una penalizzazione?
Per rispondere a questa domanda è innanzitutto necessario precisare che esistono due tipologie di penalizzazioni: Le penalizzazioni manuali e quelle algoritmiche.
Per penalizzazione manuale si intende una azione comminata direttamente dallo staff di Google alla quale segue una segnalazione che puoi trovare all’interno della Search Console. In questo caso, avrai la certezza di sapere che il tuo sito non è presente sui risultati di ricerca a causa della penalizzazione ricevuta.
Nel caso di penalizzazione algoritmica invece, parliamo di penalizzazioni che vengono applicate autonomamente dagli algoritmi di Google nei confronti di quei siti o di quelle singole pagine web che violano le sue linee guida.
Le penalizzazioni algoritmiche non vengono notificate al proprietario del sito e dunque individuarle diventa un po’ più complicato. Anche in questo caso è bene contattare un consulente SEO con esperienza il quale potrà determinare con certezza se una penalizzazione algoritmica sia il motivo per il quale il tuo sito al momento non compare sui risultati di ricerca.
Ti basta dunque leggere con attenzione i 4 punti per individuare quello che maggiormente si avvicina al tuo caso e capire il perché il tuo sito non compare su Google, potendo finalmente rimediare!